Ci sono più persone che muoiono di malaria che di tutti i tipi di cancro – Bill Gates Anche se in America Latina c’è presenza di malaria, le possibilità di contrarre questo parassita sono molto remote e il 90% dei viaggiatori non pianifica nessun tipo di profilassi. In Africa è tutta un’altra storia. In Africa la malaria è un problema radicato ed endemico che miete molte vittime, molte più di quello che si potrebbe immaginare. Ci sono tre tipi di malaria e una volta che questo parassita entra nel corpo
“Quando lo stomaco di un uomo è pieno non fa differenza se è ricco o povero.” – Euripide Quando stavo preparando il viaggio sapevo che la mia inesperienza in fatto di viaggi in bici e di campeggio non mi avrebbe reso vita facile. Avendo deciso di partire dalle terre selvagge dell’Alaska, perlomeno nei primi tempi avevo davanti una curva di apprendimento tutta in salita. Ho deciso quindi di rimuovere uno dei fattori problematici che avrebbero potuto farmi perdere molto tempo: l’alimentazione. Per rimuovere il problema di preparare colazioni, pranzi e
Appena arrivato a BrooksCamp in Deadhorse ho trovato ad attendermi un pacco da 100%FOOD con due buste da 3.33Kg di prodotto. 100%FOOD si è impegnata a fornirmi i loro pasti completi per la durata del viaggio e di modificare la formula in base alle mie esigenze. Dalla nuova formulazione, dopo averla testata sul campo, potrebbero fare una nuova linea – spero ci mettano il mio nome! L’idea di partenza era di usare 100%FOOD per un pasto giornaliero, la colazione ad esempio. Dopo alcune considerazioni pratiche ho deciso di alimentarmi quasi
I due mesi trascorsi a preparare questo viaggio mi hanno letteralmente distrutto a livello nervoso, tanti i problemi, tanta la burocrazia, tanti gli intoppi, tante le informazioni da digerire. Finalmente prendo qualche ora tutta per me, come suggeritomi da Alastair Humphreys, prendo la bici, zaino con acqua, qualcosa da mangiare, una felpa e una maglietta, tenda, materassino, luce frontale, tracciatore satellitare e poco altro. Arrivo in bici dopo pochi chilometri alla casa del mio amico Daniele e lascio lì la bici. Proseguo a piedi verso la sommità del Monte Misma.
In retrospettiva un viaggio di questo tipo richiede un’organizzazione attiva di almeno sei mesi/un anno. Fare tutto in due mesi come ho fatto io senza esperienza precedente di cicloturismo (o cicloviaggio, che dir si voglia) e un’esperienza di campeggio nella natura è un mezzo disastro ovvero un disastro annunciato come mi hanno definito in un gruppo facebook di cicloturismo. Queste sono, a grandi linee le tappe del periodo di preparazione dell’avventura: Agosto 2014 – Dopo aver giocato con l’idea di percorrere la Panamericana con qualche amico con un fuoristrada o
È ufficiale, il mio sogno si sta’ avverando. È stata dura organizzare tutto in così poco tempo: molto lo stress, molti gli ostacoli, molte le persone da ringraziare per aver fatto diventare realtà questo mio sogno. Ho quasi rinunciato, ho pensato di posporre ma avrebbe significato posporre a tempo indeterminato, praticamente rinunciare. Qui in Alaska siamo alle porte dell’inverno, Agosto corrisponde al loro Autunno. Ora tocca pedalare. Sono già in Alaska a Prudhoe Bay, precisamente al Brooks Camp, sono arrivato ieri sera, ho esteso la mia permanenza ad un’ulteriore notte