{"id":782,"date":"2018-02-11T21:07:44","date_gmt":"2018-02-11T21:07:44","guid":{"rendered":"https:\/\/alaska2patagonia.com\/it\/?p=782"},"modified":"2020-01-16T21:42:36","modified_gmt":"2020-01-16T21:42:36","slug":"lasciare-o-arrivare-villa-ohiggins-attraverso-paso-mayer-istruzioni-per-luso","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/alaska2patagonia.com\/it\/lasciare-o-arrivare-villa-ohiggins-attraverso-paso-mayer-istruzioni-per-luso\/","title":{"rendered":"Lasciare o arrivare a Villa O\u2019Higgins attraverso Paso Mayer: istruzioni per l\u2019uso"},"content":{"rendered":"

Premessa: di solito non scrivo circa i percorsi che faccio perch\u00e9 trovo molto noiosi blog del tipo: mi sono alzato alle ore X, pedalato per Y Km, fermato per il pranzo qui, l’approvvigionamento idrico l\u00ec. Comunque, voglio scrivere di un percorso che potrebbe offrire un modo alternativo lasciare (o arrivare) Villa O’Higgins diverso dal normale traghetto da 50$. Le informazioni su questa via sono scarse e molte sono fuorvianti. I proprietari di barche a Villa O’Higgins hanno tutto l’interesse a tenere lontano le persone da Paso Mayer per ovvi motivi.<\/em><\/p>\n

Ogni anno una moltitudine di appassionati di bikepacking, cicloturismo e cicloviaggi arriva nella Patagonia. In particolare, due strade con un’aura di mito sono pi\u00f9 popolari di altre: la Carretera Austral<\/a> in Cile e la Ruta40 in Argentina. Una volta strade bianche, vengono rapidamente asfaltate a destra e a manca.<\/p>\n

La maggior parte della gente si dirige da nord a sud, ergo inizia la Carretera Austral a Puerto Montt e termina a Villa O’Higgins. C’\u00e8 un\u2019opzione principale per lasciare Villa O’Higgins e arrivare in Argentina: il ferry che attraversa il lago (e un altro opzionale per evitare un sentiero di montagna impegnativo di circa 10Km).<\/p>\n

Quest’anno la barca principale \u00e8 rotta e, a volte, c’\u00e8 un collo di bottiglia di 60\/70 persone (con rispettive bici) in attesa anche per una settimana o pi\u00f9, per salire su una piccola barca per 14 persone. Questa piccola barca ha un problema: per ragioni di sicurezza non pu\u00f2 salpare nei giorni ventosi. Tuttavia, i venti della Patagonia sono globalmente famosi, quindi le possibilit\u00e0 di salpare sono ridotte al lumicino.<\/p>\n

Questa \u00e8 la ragione per cui ho sondato un percorso diverso per lasciare Villa O’Higgins, oltre che per risparmiare 50$ (o pi\u00f9)!<\/p>\n

La Carretera Austral \u00e8 stata completata solamente 18 anni fa, mentre il villaggio ha circa cent\u2019anni. La gente viaggiava a cavallo per alcuni giorni su due vie per arrivare a Villa O’Higgins. Una collega il paesello con l’Argentina e la Ruta 40 (che permette di continuare il viaggio verso la Patagonia meridionale).<\/p>\n

Il percorso parte da Villa O’Higgins e sale a Paso Mayer dove c’\u00e8 il confine cileno\/argentino. Si tratta di un passaggio di confine ufficiale aperto tutto l’anno ed \u00e8 possibile fare regolarmente il disbrigo burocratico in entrambe le direzioni, ma non c’\u00e8 una strada che collega ufficialmente i due posti frontalieri. C’\u00e8 un sentiero single track (a volte \u00e8 un double track) che si pu\u00f2 seguire; a volte si perde e nel primo pezzo \u00e8 praticamente inesistente. Bisogna anche attraversare alcuni torrenti e due fiumi.<\/p>\n

Apparentemente i veicoli 4×4 possono provare ad attraversare il confine durante l’inverno, ma durante i mesi estivi i fiumi e le insenature crescono a causa dello scioglimento dei ghiacci quindi \u00e8 impossibile per loro attraversare il confine.
\nLe biciclette possono passare tutto l’anno se sai dove attraversare fiumi e torrenti perch\u00e9 ci si potrebbe ritrovare in pantani e zone fangose complicate. C’\u00e8 anche un fiume che richiede un ponte per arrivare dall’altra parte: \u00e8 troppo profondo e la corrente troppo vigorosa per tentare di guadarlo a piedi. Le cose si fanno un po\u2019 complicate qui perch\u00e9 un vero e proprio ponte non esiste ma un’estancia (grande propriet\u00e0 agricola) ha costruito un ponte per far passare le pecore. E\u2019 un ponte sospeso e in buone condizioni tuttavia molto stretto, quindi bisogna rimuovere tutte borse dalla bici e se il manubrio \u00e8 pi\u00f9 largo di 46 cm, bisogna allentarlo per posizionarlo momentaneamente in direzione parallela alla ruota.<\/p>\n

Si passa attraverso propriet\u00e0 private, ma i funzionari cileni e argentini mi assicurano che esiste un diritto di passaggio. Ci sono alcuni cancelli che vengono chiusi senza serrature ma con un sistema fatto di un pezzo di legno che fa da leva. Una volta aperto il primo cancello si comprende rapidamente come funziona e si pu\u00f2 chiuderlo facilmente di nuovo. Bisogna essere rispettosi della propriet\u00e0 privata, quei cancelli sono l\u00ec per la segregazione del bestiame.<\/p>\n

Il percorso pu\u00f2 essere fatto in 2\/3 giorni a seconda delle condizioni meteorologiche e di quanto sia pi\u00f9 o meno rilassato lo stile di viaggio.
\nI miei compagni per questa avventura erano Aidan e Tara (
@portlandtopenguins<\/a> su Instagram), nessun altro se l\u2019\u00e8 sentita di accompagnarmi e per tutti noi e’ stato il clue, l’highlight della Patagonia.<\/p>\n

Abbiamo lasciato Villa O’Higgins in una tarda mattinata soleggiata (2\/1\/2018) proseguendo lungo la Carretera Austral, una strada bianca, per circa 7 km per poi girare a destra per iniziare a salire fino a Paso Mayer. I primi 4\/5Km sono i pi\u00f9 ripidi e impegnativi, dopo \u00e8 una salita pi\u00f9 dolce con uno splendido scenario e numerosi torrentelli a portata di mano per l\u2019acqua.<\/p>\n

C’\u00e8 un rifugio (una capanna con camino niente a che vedere con i rifugi alpini) sul lato destro prima del ponte che si trova quando ancora manca un terzo della strada per arrivare in cima. Se il tempo \u00e8 brutto, c\u2019\u00e8 l\u2019opzione di dormire l\u00ec. Per\u00f2 c’\u00e8 un altro rifugio in alto a sinistra prima di arrivare dai Carabineros.<\/p>\n

Una volta arrivati \u200b\u200bai Carabineros e completato il disbrigo burocratico, vi mostreranno il fiume d\u2019attraversare per arrivare al confine vero e proprio. In verit\u00e0 non \u00e8 necessario perch\u00e9 hanno appena completato una strada con un nuovo ponte che vi porter\u00e0 fino al confine, \u00e8 sufficiente tornare indietro e continuate a seguire la strada senza bisogno di bagnarsi le scarpe, almeno per oggi . I carabinieri sono piuttosto accoglienti, ma cercano di spaventare\/dissuadere dal procedere oltre dicendo che \u00e8 facile perdersi e finire in pantani che ti arrivano al mento, il tutto mentre ti danno una tazza di t\u00e8 o caff\u00e8. Comunque, basta semplicemente seguire le mie tracce gps e niente del genere potr\u00e0 accadere.<\/p>\n

Arrivati \u200b\u200balla fine della strada (vedi la foto sotto) la recinzione \u00e8 il confine: dall’altra parte del filo spinato \u00e8 territorio Argentino. \u00a0\u00c8 possibile campeggiare qui o di seguire il piccolo doubletrack sul lato destro e arrivare al cancello di una fattoria che siede sul confine. Basta aprire il cancello, chiuderlo e raggiungere la casetta del Mauche (un gaucho cileno di poche parole) che ci ha lasciato accampare nei pressi della casa, fornito acqua pulita e accesso al bagno. Conosce benissimo il territorio e si offerto di accompagnarci fino al ponte sospeso che \u00e8 l\u2019unica parte dove ci si potrebbe in teoria perdere, in pratica la possibilit\u00e0 \u00e8 veramente remota.<\/p>\n

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