44degrees

Diversi modi di misurare una grande avventura

L’uomo è misura di tutte le cose: di quelle che sono, in quanto sono, di quelle che non sono, in quanto non sono. – Protagora

Ormai sono alla latitudine di Mosca – così m’incoraggiavo lungo l’Alaska Highway pensavo che ormai non potesse più fare tanto freddo. Conoscevo (anche se relativamente) il clima di Mosca a settembre. Dall’inizio del viaggio da Prudhoe Bay in Alaska mi ero accorto che più dei chilometri infatti era importante misurare la mia latitudine, capire di quanto scendevo, se la strada scendeva in linea retta o se soltanto mi stava spostando. Sapevo che guadagnare latitudini più basse significava, in genere, temperature e clima più miti. O almeno quella era la mia speranza.

La latitudine è stata la prima misura di questo viaggio, dopo quella scontata del chilometraggio. In verità del chilometraggio complessivo non m’interessa più di tanto ma il chilometraggio giornaliero incide di molto sul mio umore quotidiano. Ormai ho preso la misura arbitraria di 100Km come punto di riferimento, sopra i 100Km percorsi in un giorno mi sento apposto, tranquillo e soddisfatto. Al contrario qualsiasi giorno dove l’ammontare della distanza pedalata è inferiore ai 100Km in qualche modo mi rende inappagato. All’inizio del viaggio pensavo potessi fare 150Km al giorno facilmente ma poi mi sono dovuto ricredere, in verità è possibile farlo ma è quasi impossibile assaporare il viaggio, fare deviazioni, fermarsi a conoscere luoghi e persone.

Un’altra unità di misura è il tempo e ormai ho passato i primi otto mesi di vita sulla strada con almeno altri otto rimanenti. Il tempo scorre veloce, più dei chilometri, molto più delle miglia e anche più dei gradi di latitudine.

C’è un’ulteriore unità di misura di un lungo viaggio che normalmente non viene considerata: la temperatura. Ho notato in Nicaragua di essere a circa 50°C di distanza da quando ero sull’Alaska Highway. Una delle mie paure principali è il freddo, il freddo e la pioggia sono i miei nemici. Ho assaporato il crescere della temperatura fino a toccare questi 50/52 gradi differenza. Non mi sono lamentato del caldo torrido del Pacifico, di quello umido del Caribe, dell’acqua caldissima nelle borracce. Nossignore me lo godo tutto, me lo godo fino a quando con terrore inizierò a sentire e misurare temperature più basse.

A temperature più basse per lo meno corrisponderà una distanza sempre decrescente verso la mia meta.

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